Amianto sulla Vespucci, lo Stato deve risarcire i familiari di un marinaio
L'uomo è morto a causa di un mesotelioma pleurico.
Amianto sul veliero Amerigo Vespucci. E’ questa, secondo la corte d’Appello di Torino la causa della morte di Salvatore Carminisi. L’uomo era stato un marinaio della nave scuola e poi si ammalò e morì per mesotelioma pleurico.
Amianto sulla Vespucci
Salvatore Carminisi negli Anni Settanta aveva fatto il servizio militare sulla nave scuola Amerigo Vespucci. . Nel 2009 , l’uomo morì di mesotelia pleurico. La corte d’appello di Torino ha condannato lo Stato a risarcire moglie e figlia di Carminisi, ritenendo che sia stato l’amianto presente sulla nave a provocare la malattia mortale.
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Il risarcimento
Alle due donne sono stati riconosciuti 200 mila euro e un vitalizio di mille per la moglie e di 500 euro per la figlia. Si tratta infatti di un’elargizione speciale.
La sentenza
La sezione lavoro della corte d’appello ha accolto le motivazioni del consulente di parte che ha mostrato come dal 1971 al 1973 la vittima aveva trascorso la maggior parte del tempo nella sala macchine della Amerigo Vespucci, “in continuo contatto con l’asbesto anche friabile”: un rischio che non era stato compensato da adeguate misure di sicurezza poiché “nella centrale termica della nave mancavano sistemi di aspirazione e aerazione“. La corte quindi ha ritenuto il periodo trascorso dalla vittima sulla Vespucci, determinante per causare il mesotelioma. Anche se, negli anni successivi al servizio militare in Marina, l’uomo abbia posato tetti in eternit.
In primo grado…
In primo grado la richiesta avanzata dalla famiglia era stata respinta.