Aggressione carcere Vercelli: ferita una agente

Lo riferisce il sindacato Osapp, presa a calci e pugni da una detenuta ventenne.

Aggressione carcere Vercelli: ferita una agente
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Aggressione carcere Vercelli: ferita una agente. Lo riferisce il sindacato Osapp, presa a calci e pugni da una detenuta ventenne.

Aggressione carcere Vercelli: ferita una agente

Il sindacato di Polizia Penitenziaria, Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), ha reso noto un gravissimo fatto avvenuto nel carcere di Vercelli lo scorso 11 dicembre.

Alle ore 19,30 circa una Agente di Polizia Penitenziaria Femminile è stata aggredita con calci e pugni da una detenuta di origine straniera, ventenne, in carcere per rapina, lesioni, omicidio e altro.

La causa scatenante dell’aggressione è legata alle infrazioni della detenuta che non si è attenuta alle disposizioni da osservare in un evento
musicale avventito all’interno del penitenziario di Billiemme.

La poliziotta ferita è stata portata al Pronto Soccoso, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di dieci giorni.

Le reazioni dell'Osapp

Il Segretario Generale dell’Osapp Leo Beneduci aggiunge:

“Si tratta dell’ennesimo episodio in cui è la Polizia Penitenziaria a fare le spese di
un sistema in cui l’assenza di sostanziale legalità e di regole certe rende possibile che i detenuti colpiscano impunemente chi rappresenta lo Stato e i principi della civile convivenza.

Responsabilità del sistema

Peraltro – prosegue Beneduci – se tali condizioni sono caratteristica dell’attuale sistema penitenziario nazionale il disagio e la profonda sofferenza del personale di
Polizia Penitenziaria in ogni attribuzione costituiscono la principale falla nella gestione delle carceri nel distretto Piemonte Liguria e Valle d’Aosta in cui all’assenza di risposte idonee da parte delle direzioni degli istituti corrisponde la sostanziale e grave inerzia del Provveditore Regionale Dott. Liberato Guerriero".

Intervenga subito il Governo

Una situazione che sarebbe letteralmente esplosiva e che porta Beneduci a chiedere interventi da parte del Governo nazionale.

"In tali condizioni  è quanto mai urgente che il Guardasigilli Bonafede e il Sottosegretario delegato Morrone si preoccupino da un lato di dotare la Polizia Penitenziaria di maggiori organici (atteso che gli attuali sono stati falcidiati da innumerevoli e ingiustificate riduzioni anche dalla c.d. legge Madia) nonché di concreti strumenti anti aggressione quali spray al peperoncino e teaser e d’altro canto, stante la scadenza degli incarichi di alcuni degli attuali Dirigenti Regionali
dell’Amministrazione Penitenziaria di assegnare nuove e più idonee figure a tali incombenze laddove sia confermato il fallimento dei presenti e ciò non solo nell'interesse interno agli istituti di pena ma anche per la sicurezza della intera collettività".

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