Impresa titanica

Gli orfani ucraini in arrivo a Prarolo nel pomeriggio

L'arrivo a Prarolo è previsto approssimativamente fra le 17.00 e le 18.00 di questa sera.

Gli orfani ucraini in arrivo a Prarolo nel pomeriggio
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L'autobus della speranza del secondo viaggio organizzato da Carlo Olmo, il Lupo Bianco di Vercelli, è arrivato ieri sera intorno alle 21.00 a Zàhony, città ungherese di confine, a meno di un chilometro dall'Ucraina. Ad attendere alla stazione ferroviaria, divenuto un importante centro di accoglienza profughi, v'erano il sindaco di Zàhony e Lucio Ferrero di Greggio, amico di Olmo e suo braccio destro sul campo. Nei tendoni situati accanto alla stazione, decine e decine di profughi, decine e decine di bambini; c'erano molti volontari ungheresi e diversi volontari italiani che servivano da mangiare cibo caldo, un ristoro molto confortante per i profughi, che continuano ad arrivare dall'Ucraina con i treni.

Il centro accoglienza

C'era un gran movimento di persone. Volontari servivano cibo caldo ai profughi seduti ai tavoli. È impressionante il via vai di persone… Olmo ha incontrato il sindaco di Záhony e chi si è occupato di raggruppare gli orfani: insieme hanno controllato i documenti dei passeggeri affinché il tutto si svolgesse legalmente. Scaricato l’autobus degli scatoloni umanitari, con i quali è stato riempito un furgoncino intero con cibo, vestiti e medicinali sono stati caricati i bagagli e il pullman è ripartito in fretta e furia, esortato dalla polizia ungherese, quasi infastidita dalla sua presenza perché, dato che si tratta di una via di transito, a Záhony arrivano moltissime persone e un autobus diretto in Italia è capace di attirare molte persone e di creare problemi anche seri alla polizia locale...

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Olmo saluta un orfano: «In te rivedo me quand'ero giovane»

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Il gruppo di persona prima di salire sull'autobus per il ritorno

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Gli aiuti umanitari caricati su un autobus diretto in Ucraina

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Cibo distribuito dai volontari

 

L'arrivo di Koyla

Questo ragazzo è riuscito ad arrivare a Zàhony, quasi in contemporanea con il Lupo Bianco, nonostante in Ucraina la situazione bellica fosse molto tesa. A far parte del gruppo dei 23 profughi ucraini tratti in salvo dal viaggio della speranza ora fa parte anche lui.

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Disegni contro la guerra

Il viaggio notturno

Nonostante la maggior parte degli Ucraini (23 persone in tutto) si siano addormentati quasi subito, sfiniti, il viaggio si è svolto non senza qualche piccola difficoltà: una bambina è stata male tutta la notte, con attacchi di forte nausea... Un'altra bimba ha dovuto essere cambiata perché si era fatta la pipì addosso mentre dormiva... Gli interventi dei volontari dello staff di Olmo, però, sono serviti a tamponare la situazione e a confortare i più fragili della comitiva.

L'arrivo in Italia

Proprio in questo momento (ore 11.00) l'autobus sta superando i controlli dei documenti, da parte della Guardia di finanza slovena e da parte della Polizia di Stato italiana. Giunti al confine questo tipo di controllo è una procedura di routine. Ovviamente tutta la documentazione è stata precedentemente raccolta con scrupolo e meticolosità, per cui l'autobus non è stato trattenuto più di tanto. L'arrivo a Prarolo è previsto approssimativamente fra le 17.00 e le 18.00 di questa sera. Come l'ultima volta il Modo Hotel si è offerto di assistere i profughi ucraini nei bisogni primari, garantendo loro una sistemazione temporanea in attesa che questi orfani vengano affidati a delle famiglie di volontari.

In attesa che i controlli vengano finiti, i bimbi si svagano.

Aggiornamento delle ore 12,30

Ancora fermi al confine per il controllo dei documenti. Il rientro non sarà prima delle 18 di oggi.

Aggiornamento delle ore 13,30

Si riparte! Dopo due ore e mezza: i controlli sono finiti e sono stati lunghissimi proprio perché si è trattato del primo transito di minori ucraini non accompagnati in Italia. Ora cinque ore di viaggio fino a Prarolo.

Aggiornamento delle 17

Zemfira è arrivata a destinazione

La prima dei ragazzini ucraini ha raggiunto la sua destinazione: Brescia, dove la mamma e la zia adottiva sono scoppiate a piangere dalla gioia quando l’hanno vista e abbracciata, ringraziando di cuore Olmo e il suo staff per tutto quello che stanno facendo.

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