Lutto

Addio a Silvana Defabiani: poetessa e mamma in cerca di giustizia

Viveva in Spagna ma era rimasta legata al Vercellese e agli amici attraverso Facebook.

Addio a Silvana Defabiani: poetessa e mamma in cerca di giustizia
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Chi segue il mondo letterario, in particolare i concorsi dedicati alla poesia dialettale, l'ha vista affermarsi in tantissimi premi, quelli classici vercellesi, ma non solo anche in altre località. Silvana Defabiani è mancata pochi giorni fa nella sua residenza spagnola di Corralejo Fuenteventura, aveva 84 anni e, come spesso accade nelle coppie più affiatate, ha raggiunto l'amatissimo marito Renzo Bordin, morto due settimane prima.

Una grande poetessa dialettale

Originaria di Vercelli ma molto nota anche a San Germano Vercellese, a lungo residente nel Vercellese prima di trasferirsi, era una di quei "vercellesi nel mondo" che avevano mantenuto i contatti anche con l'uso dei social, per questo era molto nota e apprezzata.

Tra i premi in cui aveva primeggiato,  il "Cesare Filippone" di Vercelli, due affermazioni. Si era distinta, fra i tanti, anche al il "Lino Molinario - Sezione Dialettale" di Novara, più volte a Valduggia. Fu nella giuria del Premio Barale di San Germano e vanta altre partecipazioni. Faceva anche parte dei "Ciudin" vercellesi. Era Cavajer ëd la tradissiun dël Piemunt, il riconoscimento ideato da Cesare Lavarino, fondatore del Circolo Nuovo Piemonte.

Nel 2017 era stata proprio a San Germano, per la festa della sua leva recitando una poesia, appositamente composta, incentrata sugli 80 anni e il ricordo della giovinezza.

Il ricordo degli amici sui social

Il curatore del Premio Barale, Fabrizio Bragante, era uno dei tanti amici di Silvana e un estimatore della sua poesia. Ha postato sul profilo Fb di Silvana un bellissimo ricordo che esordisce: "Ciao Silvana … Buon viaggio Cavajer… È stata un vero privilegio la nostra amicizia. Ti ricorderò sempre con affetto e stima e terrò cari i tanti momenti condivisi tra noi e la poesia. Grazie per il tempo che abbiamo trascorso insieme e per tutti i pensieri che manterranno vicini i nostri cuori".

A questa testimonianza si sono uniti decine di commenti in cui tutti ricordano Silvana con tanto affetto, a testimonianza di quanto ha saputo seminare nella sua vita.

Il sorriso di Roberta

Nel 2004, la sua vita, come quella del marito, era stata lacerata dall'uccisione della figlia Roberta (Betty), un femminicidio che aveva raggelato tutto il nostro territorio.

Oltre a questo orribile dolore aveva dovuto anche subire l'affronto di una pena ridicola per l'assassino, solo 12 anni di carcere, poi ulteriormente ridotta dall'indulto. Nel 2019 aveva rilasciato un'intervista a Notizia Oggi Vercelli su tale dramma, chiedendo una giustizia vera per la figliola. In quell'occasione aveva concluso: "E' dentro un sorriso di Roberta che trovo la forza per andare avanti. Ma intendo ancora lottare perché in futuro non ci siano più donne uccise due volte: dal mostro e dall' ingiustizia. Spero che non ci siano più bambini resi orfani della mamma per mano di un delinquente, che assistano indifesi ad un fatto tanto sconvolgente che li renderà fragili e che farà nascere in loro la ribellione e la rabbia per una società che non ha saputo difenderli».

Ora Silvana ha potuto rivedere quel sorriso e riunirsi coi suoi cari. Chissà che poesia avrà scritto per quest'occasione. Chi la conosceva bene e la apprezzava può immaginarsela.

Silvana lascia le figlie Tiziana e Simonetta con le loro famiglie.

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