25 APRILE 2017: Gallery e commento

Foto dei partecipanti e dei momenti della festa in piazza Battisti e piazza Camana

25 APRILE 2017: Gallery e commento
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Foto dei partecipanti e dei momenti della festa in piazza Battisti e piazza Camana

Il cuore delle celebrazioni ufficiali è stata l'orazione di Betty Dellavalle, in piazza Camana. Un discorso indirizzato a tutti, ma soprattutto ai giovani, incentrato sul significato stesso della parola Resistenza, ricordando che in ogni luogo ed ogni tempo le persone hanno il dovere di opporsi, anche con la lotta armata, ad ogni forma di dittatura ed occupazione. Ricordando i 45.000 italiani morti, spesso in modi orribili, per liberare il Paese dalla dittatura nazi-fascista e riscattarci dopo una guerra infelice.

Tanti i vercellesi che hanno partecipato nelle varie fasi, segno che la memoria non svanisce e che siamo ancora in grado di provare emozioni patriottiche.

Il sereno procedere dell'ufficialità è stato appena scalfito dalla sonora presenza del collettivo del "Mattone Rosso". Evidentemente gli "antagonisti" vercellesi non hanno semplicemente partecipato come le altre associazioni e realtà, hanno voluto marcare il loro "territorio" con slogan (alcuni francamente datati) vari e striscioni. Una cosa positiva l'hanno però fatta quando hanno intonato, ai piedi del monumento alla Resistenza "Bella Ciao", è l'inno della Resistenza e non sentirla echeggiare sarebbe stata una mancanza imperdonabile, curioso che abbiano dovuto pensarci loro e non una bella scolaresca, ad esempio. Ma abbiamo assistito solo alle deposizioni di corone, magari è stata cantata in un altro momento della giornata.

UN COMMENTO: La Resistenza è stata il movimento spontaneo di ribellione all'occupazione nazista, un eroismo quotidiano, senza fanfare e discorsi roboanti, una scelta dolorosa, pagata a caro prezzo.

Pensiamo a tante scelte, meno forti ma non meno importanti, che siamo chiamati a compiere ogni giorno nella sfera della vita comune, della legalità... Chiediamoci quante volte per comodità abbiamo scelto di non agire o di lasciar accadere le cose... Chiediamoci come avremmo reagito noi, in quel cruciale 1943, da che parte saremmo stati?

Sono esercizi ed esami di coscienza importanti, la storia non è finita, come molti sostennero all'instaurarsi del presunto e presto fallito "nuovo ordine mondiale", la storia ci chiamerà ancora a scelte difficili, noi o i nostri figli, probabilmente noi e probabilmente tra non molto. (Scegliere se stare o meno in Europa, tanto per dire, scegliere se accogliere in modo aperto chi fugge da orrori e miseria, tanto per dirne una seconda).

Giornate come il 25 aprile servono non solo a ricordare chi si è sacrificato, servono a ricordarci che dobbiamo essere pronti a fare la scelta giusta anche domani.

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