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Una serata alla scoperta dell'architetto americano Frank Lloyd Wright

Organizzata dal Rotary Club di Gattinara

Una serata alla scoperta dell'architetto americano Frank Lloyd Wright
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Una serata alla scoperta dell'architetto americano Frank Lloyd Wright.

Una serata alla scoperta dell'architetto americano Frank Lloyd Wright

Il Rotary Club di Gattinara ha organizzato un incontro dedicato al grande architetto americano Frank Lloyd Wright, tenuto dal socio architetto Fulvio Caligaris. Sono stati invitati all’incontro alcuni architetti e geometri del territorio che hanno sviluppato progettazioni innovative: Pier Benato, Miranda Bocca, Piero Poggia, Geom. Ludovico Ramon, Geom. Lorella Gregori e il giornalista Gianni Dal Bello. Era naturalmente presente il socio Rotary architetto Enzo Filippone.
L’incontro si è tenuto nello storico palazzo marchionale, sede dell’Associazione Culturale di Gattinara, della quale Fulvio Caligaris è Presidente. Come “colonna sonora” Fulvio Caligaris, che è anche un valente musicista, ha scelto: "So Long, Frank Lloyd Wright", una canzone di Simon & Garfunkel, pubblicata in un album del 1970.
Dopo aver presentato la figura dell’architetto americano, è stata illustrata una delle sue opere principali, conosciuta in tutto il mondo come Fallingwater, casa Kaufmann o, più amichevolmente, la casa sulla cascata, uno dei capolavori di Frank Lloyd Wright. Realizzata tra il 1936 e il 1939, la casa si trova a Pittsburgh in Pennsylvania, al confine con il West Virginia, sulla cascata del torrente di Bear Run ed è una delle architetture di Wright inserite nella World Heritage List dell’Unesco. È un edificio dalla grande importanza architettonica, un esempio unico di fusione tra ambiente naturale ed elementi artificiali. L’architetto Bruno Zevi, che Caligaris conobbe durante una visita all’acropoli di Atene, la descrisse così: “Si libra sopra una cascata, tra le colline della Pennsylvania, incastrandosi alla formazione rocciosa. Apoteosi dell’orizzontalità, con gli sbalzi impressionanti del soggiorno e delle terrazze”.
Casa Kaufmann è definita il manifesto dell’architettura organica, rappresentante di un accordo perfetto tra elementi naturali e artificiali. È infatti letteralmente poggiata su una cascata e per questo è considerata una struttura “impossibile”.
Frank Lloyd Wright realizzò la casa sulla cascata in pianta libera e con la stessa pavimentazione sia all’interno che all’esterno, per enfatizzare l’unione tra la casa e l’ambiente circostante. La struttura è realizzata in cemento, arenaria (la pietra locale) vetro e acciaio. Presenta dei piani a terrazza sovrapposti e a sbalzo. Le terrazze sono in calcestruzzo a vista, dello stesso colore della pietra locale, con serramenti in rosso. La parte anteriore della casa è aggettata sulla cascata, mentre quella posteriore è salda sulla roccia.
“Quando frequentavo la Facoltà di Architettura a Torino, il Professore ce la fece disegnare tutta in scala 1:50, così nacque il mio amore per questa straordinaria costruzione che, qualche anno dopo, andai a visitare. Cominciai a raccogliere libri su quell’architetto e nel 2018 visitai al Lingotto la mostra sui disegni di Frank Lloyd Wright: il più visionario, il più utopico, il più radicale e appassionato tra gli architetti contemporanei”. Caligaris, attraverso l’ausilio di immagini proiettate, ha fatto comprendere a tutti i presenti come quell’architettura non desse fastidio alcuno al paesaggio e agli elementi naturali circostanti, la cascata e il bosco, e come si trattasse di una concezione modernissima, anche rispetto agli interni: ampi, popolati dalla luce, con già le zanzariere, la cucina con mobili componibili laccati, il bagno rivestito di sughero, in un equilibrio perfetto tra forme e volumi: “Lloyd Wright tagliò la scrivania per fa scorrere l’anta della finestra dando aria e luce all’ambiente, salvaguardò gli alberi costruendoci attorno il terrazzo, adottò fioriere tra interno ed esterno, separate dal serramento. Essendo un appassionato di arte giapponese disseminò nello spazio alcune importanti sculture”. L’architetto fu anche il progettista del Guggenheim Museum di New York, caratterizzato dalla grande spirale.
Arturo Gibellino, pittore, fondatore e Presidente Onorario della Culturale, ricordava che Pittsburg fu la città americana dove emigrò il padre per lavorare nelle miniere di carbone.
Rispondendo alle numerose domande del pubblico presente Caligaris ha parlato dell’architetto veneziano Carlo Scarpa, che proseguì sulla strada di Lloyd Wright, concludendo con una celebre frase dell’architetto americano: “Nessun architetto può creare per chi non crede in lui, per chi non crede ciò in cui egli crede, per chi non ha scelto lui in forza di questa fede, sapendo quello che può fare”.
L’ottima cena, servita da studenti dell’Istituto Alberghiero di Gattinara, è stata preparata dal Gruppo Cucina della Culturale, costituito da alcuni soci dell’Associazione, coordinati da Paola Scribante, che ha presentato il raffinato menu, completato da una assiette di formaggi offerti dal socio Rotary Fiorenzo Rossino, da ventisei anni Presidente della Cooperativa che gestisce la Latteria Sociale di Cameri, che ha presentato il suo celebre gorgonzola dolce cremoso, che due anni fa si aggiudicò il secondo posto a livello mondiale tra i formaggi, l’Erborinato di capra, e il Blue Cheese di capra. Come dolce è stato offerto il tradizionale Tigulòn della pasticceria Cametti, offerto dalla titolare, la socia Rotary Luisa Cerri.

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