Piemonte

Terapia intensiva: confermati i posti

Predisposte anche nuove forme di screening per la riapertura delle scuole.

Terapia intensiva: confermati i posti
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I posti in terapia intensiva e le precauzioni per il rientro a scuola al centro dell'ultima riunione della commissione Sanità del consiglio regionale piemontese.

La terapia intensiva

Torna in aula la commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte presieduta oggi dal leghista Andrea Cane, pronta ad affrontare la ripresa dell’anno scolastico e a chiarire la situazione rispetto ai posti letto strutturali in terapia intensiva che il Piemonte ha a disposizione in caso di peggioramento dello scenario epidemiologico.

«Abbiamo aperto la seduta con un chiarimento rispetto agli interrogativi posti da Anaao Assomed Piemonte sul numero dei posti letto strutturali in terapia intensiva – interviene Andrea Cane, presiedendo la seduta odierna come vicepresidente della Commissione -. Occorre chiarezza per il bene dei piemontesi: stiamo lavorando alacremente alla campagna vaccinale, ma non dimentichiamo che l’autunno potrebbe riservare uno scenario di contagi maggiori tra i non vaccinati. E’ disinformazione allarmistica dire che i conti non tornano: il Dirmei, con il suo direttore Emilpaolo Manno, proprio oggi ha ribadito che il numero complessivo dei posti di terapia intensiva è di 628, come comunicato al ministero della Salute. Come ha ribadito l’Assessore Luigi Icardi, non stiamo giocando con numeri e parole quando si tratta della salute del Piemonte, ma abbiamo depositato nelle sedi competenti un piano che dettaglia la nostra capacità di rispondere a un eventuale cambiamento di scenario e che in modo realistico ci permetterà di usufruire di posti letto strutturali, funzionali, temporanei e provvisori adeguati».

L'opinione pubblica

«Concludo – ha incalzato il consigliere regionale leghista – richiamando a un senso di responsabilità verso l’opinione pubblica. Non si può far politica sui numeri, è immorale tirare la coperta sempre troppo corta di una pandemia, strepitando che occorre tornare ai livelli di servizio pre Covid nei reparti ordinari quando contemporaneamente bisogna avere gli hub vaccinali a regime e le terapie intensive vuote di pazienti e piene di medici pronti all’emergenza. Abbiamo ereditato una sanità regionale svuotata di significato e laddove abbiamo trovato il vuoto ora ci sono contenuti. Gettar fumo negli occhi con allarmismi ingiustificati fa male a chi viene puntualmente smentito».

A scuola

La seduta è proseguita poi con l'informativa dell’assessore alla Sanità in merito alle misure sanitarie di protezione dall'emergenza Covid 19 previste per la ripresa dell'anno scolastico.

«Gli assessorati hanno fatto un lavoro enorme per la partenza in sicurezza del nuovo anno scolastico – conferma ancora il presidente della commissione Sanità, il consigliere leghista Alessandro Stecco – che ha l’obiettivo di garantire le lezioni in presenza. Da oggi al 19 settembre, gli studenti dai 6 ai 19 anni, il personale scolastico docente e non docente e gli autisti e i controllori del trasporto scolastico locale potranno sottoporsi gratuitamente ad un tampone antigenico rapido o molecolare negli hotspot che sono elencati sul sito della Regione Piemonte. Da fine settembre abbiamo pronti i programmi di screening gratuiti su base volontaria, con un ulteriore potenziamento delle attività di tracciamento dei contatti e di gestione dei casi Covid-19. Occorre proseguire con la promozione della campagna vaccinale tenendo conto dell'importanza della comunicazione: un incremento delle adesioni potrebbe derivare infatti dalla trasmissione di informazioni precise, che non lascino spazio a dubbi o fake news. Relativamente alle mascherine rimane poi alta l'importanza nell'utilizzo in questa fase in cui il virus e le sue varianti non hanno ancora cessato di circolare. Queste iniziative non sono la soluzione, non smetterò mai di ripeterlo: la vera svolta è la vaccinazione consapevole e informata, unitamente alle restanti misure a supporto della riduzione della circolazione del virus sempre nell'ottica di mantenere aperte le attività, la circolazione delle persone e il recupero di spazi e attività. Perché è vero: il Piemonte ti tutela, ma prima di tutto il Piemonte ti vaccina».

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