Serata rotariana dedicata alle auto d'epoca con Fulvio Zucco
Il giornalista vercellese, caporedattore della celebre rivista "Ruoteclassiche", ha parlato dei 70 anni della DS e 600

Serata da brividi per gli amanti delle automobili al Rotary Sant'Andrea di Vercelli che nei giorni scorsi ha ospitato il giornalista vercellese Fulvio Zucco, caporedattore della celebre rivista per appassionati, "Ruoteclassiche". Titolo della serata, "Come nasce un servizio giornalistico su un'auto storica?”.
Chi è Fulvio Zucco
A presentare il relatore della serata è stato il presidente del club Roberto Isola.
Zucco, conseguita la Maturità Scientifica, si è iscritto all’Istituto Superiore di Scienze Automobilistiche di Modena, ad indirizzo Automotive Design e dopo alcuni anni da disegnatore di auto, è stato assunto a “Quattroruote”. Qui si è occupato delle illustrazioni dei modelli che stavano per uscire sul mercato. Ad oggi, con una carriera trentennale nel giornalismo automobilistico, è caporedattore di Ruoteclassiche.
Gli spettacolari servizi sulle auto d'epoca
Ma come vengono individuate le auto da pubblicare? Zucco lo ha spiegato al Circolo Ricreativo di Vercelli: “Innanzitutto si considerano gli anniversari – ha detto – Quest’anno non si può non parlare della Citroën DS che compie 70 anni, del 50° anniversario della Ferrari 308 e della Fiat 600 che festeggia 70 anni”. Un altro criterio di scelta è quello legato agli eventi eccezionali: “Per esempio – ha spiegato Zucco – quando ritorna in Italia un’auto importantissima che ha vinto corse di particolare rilevanza. Ma anche quando vengono restaurati o riscoperti esemplari unici”. Ma non solo. A ricoprire un fondamentale spazio nelle pagine della rivista sono anche le segnalazioni dei lettori: “Alcuni offrono la loro macchina per fare il servizio – ha proseguito Zucco – Tante volte si tratta di un modello che cerchiamo invano nei musei e che poi riscopriamo dal privato”. Ovviamente è necessario verificare che il modello dell’auto sia rispondente all’originale: a supporto viene utilizzato l’archivio della testata madre Quattroruote che pubblica (ininterrottamente) dal 1956 e quello della progenitrice L’Auto Italiana dal 1919. Zucco ha inoltre raccontato del circuito privato, ovvero dell’Autodromo di Vairano in Provincia di Pavia di proprietà dell’Editoriale Domus, editore di Quattroruote e di Ruoteclassiche: “È a nostra disposizione per fare i servizi in sicurezza e per non rischiare su strada aperta” ha dichiarato. Altra curiosità svelata è stata in merito alle immagini pubblicate: “Abbiamo un furgone attrezzato per i fotografi da dove, opportunamente ancorati, possono fare le riprese”. Infine, Zucco ha ricordato e ha sottolineato una delle regole deontologiche fondamentali della professione: “Verificare sempre tutto e mai fidarsi della memoria”.
I lettori della rivista hanno da poco letto il servizio realizzato a Rovasenda sulle Ford Escort prima serie (una 1.100 XL e una 1.300 GT) e firmato dallo stesso Zucco. Il bello di Ruoteclassiche è proprio quello di dedicare ampi servizio a vetture che hanno fatto parte della nostra storia e che abbiamo visto circolare nelle nostre strade fino a 30/35 anni fa suscitando nei lettori emozioni genuine e la voglia di mandare alla redazione foto delle auto (come pure dei furgoni o delle motociclette) di famiglia dagli anni 80 andando a ritroso in un appassionante viaggio nel tempo.
Al termine dell’intervento di Zucco sono state molte le domande generate dalle curiosità dei soci del Rotary Sant’Andrea; si è inoltre parlato dell’interesse che i veicoli storici suscitano sul mercato, anche tra le nuove generazioni.
Alla serata erano presenti il Presidente del Rotary Vercelli Luca Migliau, il Past President del Rotaract Sant’Andrea Federico Pizzamiglio e numerosi appassionati vercellesi di auto storiche.

Il servizio sulle Escort nel cortile del Castello di Rovasenda firmato dallo stesso Fulvio Zucco

Un momento della serata
