IL CASO DELL'ESTATE

Nel libro di Vannacci refusi geografici e anacronismi sospetti...

Sotto la lente il volume che ha spaccato in due il Paese. Ma lo avrà scritto davvero lui?

Nel libro di Vannacci refusi geografici e anacronismi sospetti...
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Lettere dalla Fortezza Bastiani - a cura di Giovanni Drogo

I miei tre lettori devono prestare molta attenzione, traguardando oltre le polemiche, a cosa sta accadendo nel mondo politico della Destra dopo l’esplosiva pubblicazione del libro del Generale Roberto Vannacci “Il mondo al contrario”.

Battersi contro il politicamente corretto frutta denaro...

In prima battuta al Generale devono andare le congratulazioni per la brillante idea che gli ha fruttato, ad oggi, quasi mezzo milione di Euro finiti direttamente nelle sue tasche, visto che il libro è auto-prodotto. Battersi contro il politicamente corretto frutta bene! Se Vannacci fosse generoso, una parte degli incassi dovrebbe regalarla al Ministro Crosetto e allo Stato Maggiore della Difesa che, decidendo di rimuoverlo dal comando, hanno ingigantito il “caso” contribuendo al successo. Probabilmente gli hanno fatto un favore visto che l’Istituto Geografico Militare non è il massimo per un Comandante da sempre impegnato nei reparti operativi. Un “binario morto” per la sua carriera, su cui era stato posteggiato grazie alle sue posizioni favorevoli a Putin mostrate nel periodo in cui era stato Addetto Militare all’Ambasciata di Mosca durante l’invasione dell’Ucraina. Un’altra parte degli introiti dovrebbe regalarla a Repubblica che ha sollevato il caso mediatico con la sua continua battaglia contro qualsiasi cosa odori anche lontanamente di Destra.

Si fatica a pensare che lo abbia scritto un alto ufficiale con tre lauree e svariati master

In realtà il libro letto nella sua interezza, senza soffermarsi sulle due o tre cose che hanno fatto scalpore, non è uno scritto particolarmente scandaloso e neppure originale o rivoluzionario. Non è nemmeno il frutto di un pensiero analitico e articolato. Insomma, si fatica a credere che sia stato scritto da un alto ufficiale con esperienza internazionale, tre lauree e svariati Master. Non ha profondità e non mette in evidenza l’esperienza che l’uomo può vantare. Vannacci non dimostra la capacità di analisi e scrittura del collega Generale Fabio Mini.

A pagina 31 il primo errore marchiano

Qui ci troviamo di fronte a una raccolta antologica di chiacchiere da bar. Nessuna nota a piè di pagina, nessun dato scientifico, nessuna analisi innovativa dei fenomeni in atto, nessuna rivelazione. Solo lo sfogo di un cittadino comune che potrebbe essere il nostro vicino di casa. A un lettore attento viene da chiedersi: ma lo ha davvero scritto lui? Due piccoli esempi. A pagina 31 Vannacci scrive: “La recente intervista tragicomica di fronte al Ministro Pichetto Fratin della volubile ragazza dai lunghi capelli mori che irrompe in un pianto incontenibile a causa dell’ansia climatica ha del grottesco”. Il problema è che non è la verità. Nessuna intervista. La ragazza, che si chiama Giorgia, ha fatto un intervento al Giffoni Film Festival di fronte al Ministro dell’Ambiente che, con la sensibilità che gli è propria, si è commosso pensando al futuro dei suoi nipoti. La ragazza non ha versato nemmeno una lacrima. L’autore scrive “Gifoni Festival”, ma la manifestazione si tiene a Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno. C’è da sperare che sia un refuso, perché chi lo ha scritto è Comandante dell'Istituto Geografico Militare e la geografia e la topografia dovrebbero essere il suo pane quotidiano.

Una serie di banalità che fa sospettare l'aiuto dell'intelligenza artificiale

Ma il vero nodo è che il libro conta ben 357 pagine e questo episodio, citato a pagina 31, è successo il 28 luglio, mentre il libro è stato pubblicato il 10 agosto. Quindi Vannacci ha scritto 300 pagine in meno di dieci giorni. Un record! Lo Speedy Gonzales della scrittura. Viene persino il sospetto che la velocità di scrittura e le banalità di alcune parti siano frutto dell’aiuto dell’intelligenza artificiale. Chat GPT fa ottimi lavori collazionando le banalità che circolano in rete. E qui ci troviamo di fronte a un collage di luoghi comuni, come la cervellotica dissertazione su cosa siano la “normalità” e la “naturalità” a proposito dell'omosessualità. Un capitolo scritto apposta per alimentare polemiche. Ma questa, che dal punto di vista intellettuale e politico è la vera debolezza del pamphlet di Vannacci, è la base del suo successo ed è ciò che fa presa su un bacino di lettori ampio e trasversale. L’approccio a una serie di problemi, come la demografia, la transizione ecologica, la sanità, senza sfoggiare alcun filtro disciplinare ma con la logica del “quisque de populo”, fa del libro il manifesto di un diffuso sentimento vagamente conservatore e profondamente qualunquista e populista. Paracaduta nel nostro scenario politico lo stile di pensiero cavalcato da Donald Trump ed è stato accolto da una consistente parte della società civile italiana (che non capisce il mondo attuale e non fa sforzi per capirlo) con un moto liberatorio.

In realtà il libro è una grande manovra politica

Probabilmente l’uscita del libro non è casuale e corrisponde a una precisa operazione politica che potrebbe sfociare alle Elezioni Europee del prossimo anno. L’offerta, fatta dal Partito Popolare Europeo a Giorgia Meloni per fare entrare Fratelli d’Italia nella grande famiglia moderata ha messo in subbuglio la Destra Europea. VOX in Spagna, la Le Pen in Francia e Victor Orban contavano in modo determinante sulla Destra italiana per ribaltare gli equilibri a Bruxelles. Inoltre esiste un’irritazione crescente da parte di chi si aspettava dal Governo delle vere decisioni di Destra su sicurezza, immigrazione, economia, politiche internazionali. Ma in controluce c’è anche l’irritazione di chi non condivide la posizione italiana sull’Ucraina perché da sempre avverso agli USA non si fida della NATO e ascolta le sirene di Putin. Un partito di Destra per fare l’Italia “Nuovamente Grande”. Il coordinatore sarà il colonnello in pensione Fabio Filomeni che nel suo libro “Morire per la Nato?” ha criticato l’Alleanza scrivendo che: “ha cambiato pelle ed è sempre più aggressiva, uno strumento in mano agli Stati Uniti”. Una leadership aperta alle richieste russe. Sta per nascere un partito di estrema Destra che avrà buoni rapporti con Mosca e tenterà di svuotare Fratelli d’Italia. Questo è il motivo per cui la Meloni cerca di blindarsi posizionando la sorella al vertice del Partito. Giorgia non si fida di nessuno e teme il Golpe dei vecchi colonnelli di AN. Colonnelli che si sentono a disagio in un partito guidato da una donna: che andava bene per fare immagine, ma non per comandare.

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