Il caso

Licenziata a 3 anni dalla pensione: "Non abbiamo una mansione per te”

In una fabbrica del Vercellese, UILTEC UIL di Biella Vercelli impugnerà il licenziamento.

Licenziata a 3 anni dalla pensione: "Non abbiamo una mansione per te”
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Nella foto una manifestazione dell'Uiltec dal nostro archivio.

UILTEC UIL di Biella Vercelli rende noto il caso di una lavoratrice di una fabbrica della provincia di Vercelli, dove l'operaia ha lavorato per più di vent’anni anni.

"Le parole dell'azienda, la stessa che lei ha "servito" per venti anni - si legge nella nota - sono state "non sappiamo dove metterti" e "riorganizzazione".
E poco importa se lei adesso si trova senza un lavoro. Proprio ora che dopo anni di sudore e sacrifici vedeva la pensione ormai a un passo.

La lavoratrice di anni sessantaquattro - a 3 anni dalla pensione - si è vista recapitare dalla direzione una lettera di licenziamento dopo "un tentativo di conciliazione che ha avuto esito negativo".

Non c'erano mansioni disponibili

Da qui, la decisione: "È stata così soppressa la sua posizione lavorativa". L'azienda - questa la teoria della ditta - ha anche "valutato la possibilità di assegnarle altre mansioni, anche di livello inferiore riconducibili alla sua professionalità e comunque a lei utilmente affidabili. Purtroppo non è stata reperita alcuna posizione lavorativa vacante, essendo tutti i posti già occupati da altri dipendenti".

Quindi, la conclusione, fredda: "Abbiamo avviato la proceduta per la risoluzione del rapporto di lavoro ai fini dell'esperimento del tentativo di conciliazione. L'incontro avvenuto in data 29/03/18 ha avuto esito negativo".

"Impugneremo il licenziamento"

Il commento di Luciano Rimoli della UILTEC UIL di Biella Vercelli: "riteniamo che la motivazione sia riconducibile ad un licenziamento per motivazioni soggettive e non oggettive, in quanto l’azienda anche dopo il lockdown ha continuato a lavorare e assumere personale in somministrazione.

Per questo motivo insieme allo studio legale impugneremo il licenziamento e faremo valere le ragioni della Lavoratrice".

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