La vicenda degli immigrati offusca la dignità del nostro Paese

Una lettera al giornale che deve far riflettere

La vicenda degli immigrati offusca la dignità del nostro Paese
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera sulla tormentata vicenda immigrati.

Gentile direttore,

Sono Renato Garrione, Le invio questo mio scritto chiedendo ospitalità al suo giornale. Nell’attesa di un positivo riscontro, ringrazio e saluto.

La prova di come si sia offuscato ancor più il valore della Dignità nel nostro Paese l’abbiamo avuta di recente con la vicenda degli sbarchi in Sicilia. Gli “ultimi della terra”,schiacciati da secoli di colonizzazione spietata, che perdura anche oggi, seppur sotto nuove forme, martoriati nei loro paesi d’origine da regimi dittatoriali corrotti e violenti, condannati dalla malasorte a un’esistenza senza futuro, sono stati calpestati anche qui da noi che nutriamo l’ambizione di essere un esempio di democrazia.La loro Dignità di esseri umani è stata dileggiata non solo con l’agire muscolare, tipico dei forti con i deboli, ma altresì ricorrendo a un linguaggio indecoroso, per usare un eufemismo. L’espressione disgustosa “Carico Residuale” ha fatto il giro del globo, grazie alla solerzia non certo disinteressata dei media televisivi. Sono dell’idea che, una volta spente le luci del palcoscenico mediatico,tutto resterà come prima.E la ragione è molto semplice: L’Europa sulle soluzioni da prendere è divisa, i sondaggi popolari rivelano che anche in Italia la maggioranza della popolazione è per “aiutarli a casa loro”. Se questa è l’opinione prevalente, la nostra politica si adegua. Con i governi passati si sono istituiti i centri di accoglienza, dove sono approdati tanti giovani profughi, che , scaduto il permesso di soggiorno, sono stati abbandonati a se stessi. Il governo attuale fa propaganda: si parla di corridoi umanitari, ma anche della chiusura dei confini. Provvedimento quest’ultimo che, se dovesse concretizzarsi, porterebbe ancor più all’incranenirsi di una situazione già grave di per sé. Si tratta di palliativi che non riusciranno certo a fermare le ondate migratorie, che saranno sempre più grandi, se la politica continuerà a ignorare il problema di fondo, riguardante il sempre più marcato divario fra popolazioni opulente e popolazioni indigenti : noi occidentatali non vogliamo rinunciare a nulla, neanche alle nostre nevrosi,  gli “ ultimi della terra” sono costretti a rinunciare a tutto e affondano nella miseria più nera.

.Ma  una politica, prigioniera dei sondaggi, soggiogata ai media e ai cosiddetti social, che  in buona parte, ha ceduto il suo potere decisionale a potentati economico-finanziari trasnazionali il cui unico obiettivo è l’accumulo di denaro, specie sulla pelle dei più indifesi, può  ancora provare a cambiare questo nostro orrendo mondo? Non facciamoci illusioni. A dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della mia rassegnazione, concludo il mio pensiero prendendo spunto dal pessimismo realistico di Umberto Galimberti. Il filosofo afferma che oggi viviamo in una società globalizzata, sempre più disumanizzata, governata da un’entità astratta “ il Mercato”, regolata dal potere del Denaro che tutto può sopra ogni cosa. Dunque lo “sterco del diavolo” si è fatto dio. In una siffatta realtà anche gli esseri umani, sempre a detta di Galiberti, sono considerati alla stregua della Merce.Se quest’affermazione corrisponde a verità, e chi scrive non ne dubita, il cerchio si chiude e la disumana espressione “Carico Residuale” trova una sua logica spiegazione.

 

Renato   Garrione di Trino

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