L'appello internazionale

Il popolo ucraino ha bisogno di aiuto concreto

«Uccidono la nostra gente, aiutateci a resistere».

Il popolo ucraino ha bisogno di aiuto concreto
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Il popolo ucraino ha bisogno di aiuto concreto e, a distanza di quasi una settimana dall'inizio dell'offensiva russa, arrivano le prime richieste dal fronte: «Le manifestazioni non bastano, ci sono città devastate, tanti giovani soldati che muoiono per difendere la nostra patria, serve un aiuto concreto». Questa è la sintesi di quanto la Comunità ucraina vercellese ha espresso durante la manifestazione in Parco Kennedy, promossa sabato scorso da sindacati, Anpi e varie associazioni della società civile.

Raccolta di viveri e beni di prima necessità

«Domani verrà organizzata una raccolta viveri di prima necessità a Vercelli, dalle 13 alle 17 in via Vinzaglio 45, da “Star bene da Dasha”. Le cose che servono di più sono i viveri di prima necessità, cibi in scatola o a lunga conservazione, spazzolini da denti, dentifrici, salviette, sapone, medicinali, in particolare antidolorifici, vestiti e coperte. Aiutateci in questo momento difficile». Così continua la Comunità ucraina vercellese, in contatto con i propri connazionali al fronte.

Notizie dal fronte

Innumerevoli le notizie di massacri, come quello di 13 giovanissimi soldati ucraini in un’isola nella zona contesa. «Siamo preoccupati per i nostri zii, nonni che si rifugiano nei sotterranei, nella metro e sono senza cibo e aiuti». Un ’altra donna: «A 60 chilometri da casa nostra hanno lanciato 69 bombe. La protezione civile è impegnata al massimo, siamo organizzati. La paura l’abbiamo dal 2014, quando è cominciata la guerra nel Donbass, Putin ha assoldato i peggiori criminali per le sue milizie». Un’altra voce: «Un missile ha colpito un palazzo di abitazioni, ci sono tanti morti a Kiev. I carri armati schiacciano le auto e vanno contro i civili». Una donna mostra un accostamento di foto che gira nei social, le torri gemelle dell’11 settembre e sotto grattacieli devastati di Kiev, un altro telefono è pieno di immagini quasi in diretta. Le comunicazioni sono ancora possibili e una grande mole di video e foto giunge per i canali privati.

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Donazioni

Si possono, effettuare donazioni con bonifico a diversi enti ufficiali, forse il più indicato è Caritas Ucraine, che destina i soldi ricevuti per aiuti umanitari. È un’organizzazione che certamente potrà operare anche dopo un’eventuale caduta del governo ucraino. Anche la Croce Rossa Italiana fa la sua parte: la Croce Rossa è sul posto dal 2014, dopo lo scoppio del conflitto in Crimea. Ha assistito all’escalation delle violenze e ha bisogno di tutto il sostegno possibile. Sono decine di migliaia le persone aiutate ogni giorno attraverso la fornitura di beni di prima necessità, la riparazione di sistemi idrici e l’erogazione di forniture essenziali per gli ospedali.

Gli operatori della Croce Rossa Italiana trasportano un ferito

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