Ulteriore riduzione

Dal 1° febbraio green pass da 6 mesi

Il governo sta valutando se ridurre di altri 3 mesi la validità del green pass.

Dal 1° febbraio green pass da 6 mesi
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Il Governo sta valutando l'ipotesi di una una proroga oltre i sei mesi del green pass per chi ha fatto il cosiddetto "booster", ovvero la terza dose del ciclo vaccinale. Attualmente si discute anche riguardo il problema della minore durata del certificato rispetto ai 9 mesi previsti in altri Paesi europei, come del resto l'obbligo di tampone per chi arriva in Italia dall'estero... Dalle Regioni è infatti arrivato un grido d'allarme per le ripercussioni che quest'ultima misura avrebbe causato sul settore del turismo.

Green pass: riduzione della durata da 9 a 6 mesi

Nonostante le preoccupazioni provenienti dal 3° settore e non solo, dal primo febbraio la validità del "green pass" rischia di diminuire da 9 a 6 mesi; il Governo ha infatti valutato insufficiente la prima riduzione da 12 a 9 mesi stabilita il 15 dicembre 2021. Rimane tuttavia una questione irrisolta molto importante: dato che che la somministrazione del "booster" è stata avviata solo a metà settembre, c'è il rischio concreto che a metà marzo alcuni si trovino con il "green pass" scaduto, rimanendo quindi alla stregua di chi non si è vaccinato, nonostante abbiano fatto tre dosi... Per il momento, inoltre, non è stata data alcuna indicazione riguardo ad un'eventuale quarta dose.

Possibili soluzioni

Per quei 30 milioni di Italiani che hanno fatto il "booster" c'è ancora la speranza che venga adottata l'idea di eliminare la scadenza del "green pass": la riduzione da 9 a 6 mesi avrà infatti conseguenze anche per chi arriva da Paesi in cui  il pass ha una durata più lunga e il rischio di compromettere ciò che rimane della stagione turistica invernale è un importante rovescio della medaglia che il Governo non intende trascurare. Altra problematica da affrontare è quella dell'obbligo del tampone per chi arriva dall'estero: l'ordinanza del ministero della Salute che lo prevede scade il 31 gennaio e, a meno che non venga rinnovata, dall'indomani non sarà più necessario per entrare in Italia. La discussione è tuttora aperta; si vedrà se prevarrà la posizione di chi spera vengano allentate le misure in favore del turismo.

La situazione italiana: nuove regioni in arancione

Dall'inizio della pandemia i contagiati in Italia sono 9,78 milioni, mentre sono 2,5 milioni quelli attualmente positivi.  I morti a livello nazionale sono in calo rispetto ai giorni precedenti, mentre si registra un lieve incremento dei ricoverati in terapia intensiva. Quanto ai vaccini, è stato superato il traguardo del milione di dosi a bambini tra i 5 e gli 11 anni, pari al 28% della popolazione di questa fascia d'età. Oggi, intanto, sono aumentate a cinque le regioni in arancione: alla Valle d'Aosta si aggiungono infatti Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicili. Per i vaccinati cambierà poco: a essere maggiormente colpito dalle limitazioni saranno infatti chi non lo è.

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