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Discarica di amianto al Brianco: la diatriba arriva in Consiglio di Stato

Il comitato ambientalista, appoggiato dai Comuni di Santhià e Tronzano, cerca nuovi fondi per la battaglia

Discarica di amianto al Brianco: la diatriba arriva in Consiglio di Stato
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All’indomani dell’assemblea pubblica del 21 luglio il Comitato Salussola Ambiente è Futuro è soddisfatto per le reazioni di chi era presente alla serata, che si è sviluppata in due momenti: uno descrittivo, di rendiconto sull’uso dei fondi raccolti e della sentenza del TAR, ed uno di confronto con il pubblico.

Presenti Santhià e Tronzano

"Presenti i Comuni di Verrone, Tronzano Vercellese e Santhià,assente il Comune di Salussola, presenti solo i consiglieri di minoranza. Il Sindaco Manuela Chioda- spiega la referente Simonetta Magnone- non si è presentata, né ha delegato altri
a rappresentarla, e nemmeno ha fatto sapere le ragioni della propria mancanza; dei 15 comuni biellesi invitati in effetti era presente solamente Verrone. Pur comprendendo che nel periodo estivo le ferie si sovrappongono ad eventi quali le feste di chiusura dei centri estivi, il vuoto lasciato dai comuni biellesi ai presenti è parso significativo di un disinteresse e di una mancanza di sensibilità verso un tema, quello dei rifiuti, che pare essere considerato come un problema di altri, che abitano ai margini della provincia.
Il rendiconto ha illustrato come siano stati raccolti in tutto 24.690 euro, che, unitamente al fondo cassa, sono serviti per sostenere una spesa di 14.092 euro per le parcelle degli avvocati e di 10.993 euro impiegati per far redigere perizie tecniche: queste si sono rivelate fondamentali per arrivare a una sentenza a noi favorevole, e ringraziamo sentitamente tutti i soggetti che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo.
Il dibattito si è sviluppato partendo dalla notizia che la società proponente ha già fatto appello al Consiglio
di Stato contro la sentenza favorevole al Consorzio del riso DOP di Baraggia biellese e vercellese, e che quindi con molta probabilità dovremo affrontare un secondo grado di giudizio anche noi, che al momento
abbiamo un duplice problema: le casse sono vuote e le forze umane sono poche. Il pubblico presente ha convenuto che arrendersi adesso sarebbe un errore. Il Sindaco di Santhià Angela Ariotti ha preso la parola e nel rinnovare la collaborazione con il Comitato ha dichiarato che Santhià non si ferma, e andrà avanti col secondo grado di giudizio pur con le difficoltà di chi ha già investito somme importanti per i ricorsi e si ritrova nuovamente a impegnarne ancora. Abbiamo sollecitato il pubblico a ragionare su quali iniziative si
possono proporre per raccogliere fondi, e soprattutto a farsi avanti per aiutare fattivamente il Comitato. Il dibattito è stato lungo ed ha toccato temi quale la necessità di interrompere il meccanismo diabolico per cui il basso biellese da anni è assediato dai rifiuti: mentre la Regione e la Provincia di Biella si rimpallano le
responsabilità, cittadini e piccoli enti da anni pagano i conti spendendo enormi risorse nei tribunali amministrativi. Dal Movimento Valledora è giunto l’appello ai Comuni presenti affinchè promuovano un
tavolo tra Regione e Provincia volto a superare in via definitiva il rimpallo di responsabilità; Legambiente Biella, che ha sottoscritto il ricorso al TAR, dopo aver sottolineato alcuni aspetti della sentenza ha dichiarato di aver già accantonato una somma da devolvere per il secondo grado di giudizio.
Significativo anche l’intervento del Sindaco di Tronzano Vercellese Michele Pairotto, che ha confermato la solidarietà che negli anni il suo Comune ha manifestato verso questa battaglia, impegnandosi a collaborare
con il Comitato divulgando ed appoggiando le iniziative che saranno realizzate per raccogliere fondi.
Permane l’ambiguità dell’amministrazione comunale di Salussola la cui assenza ci ha sorpresi ed ha provocato indignazione dei presenti; dopo sei anni di discussioni davamo per pacifica almeno la presenza dell’Istituzione competente sul territorio.
A fine serata diverse persone si sono avvicinate e ci hanno dato disponibilità ad aiutare materialmente il Comitato nell’organizzare eventi volti a sostenere la causa al Consiglio di Stato. Nei prossimi giorni faremo delle riflessioni anche strategiche per definire quale strada sia più conveniente percorrere in termini di
costi/benefici, calcolando che presumibilmente dovremo affrontare i costi dell’appello nell’autunno.
Un ricorso non è banale per una
Amministrazione e peggio ancora per un Comitato, ma la situazione merita
uno sforzo collettivo che si sta concretizzando. A chi sostiene questi sforzi va la gratitudine del Comitato che seguiterà a dar voce a un territorio che chiede solo maggiore rispetto".

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