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Cosa cambia dal 1° aprile con la fine dello stato di emergenza Covid

Dall'uso delle mascherine alla chiusura del Cts.

Cosa cambia dal 1° aprile con la fine dello stato di emergenza Covid
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Con il nuovo decreto approvato dal Governo ci sarà un graduale ritorno alla normalità.

Niente green pass: dove e da quando

Dal 1° aprile niente green pass, né base né rafforzato, per attività sportive all'aperto e per i dehors di bar e ristoranti. Tutti potranno accedere ai negozi, banche, poste, uffici pubblici e musei. Tutti potranno usufruire del trasporto pubblico locale come autobus, tram e metropolitane, ma con l'obbligatorietà dell'uso della mascherina Ffp2. Hotel freen green pass, ma il ristorante sarà di solo accesso per chi vi alloggia.

Green pass base

Per il mese di aprile, aal 1° al 30 green pass base da guarigione, vaccino o tampone negativo, per accedere ad aerei, navi, treni Alta velocità e intercity, autobus di linea, insomma trasporti a lunga percorrenza, questa regola anche per partecipare come pubblico ad eventi sportivi e non, all'aperto. Per accedere a mense, corsi di formazione pubblici e privati, concorsi pubblici, colloqui in presenza negli istituti penitenziari. Estensione green pass base fino al 30 aprile per tutti coloro che accedono alle strutture del sistema nazionale di istruzione, tranne gli studenti.

Stadio e in discoteca al 100%

Stadi al 100% (ora era al 75%). Impianti sportivi sia all'aperto che al chiuso; discoteche (75%) il limite potrebbe rimanere per le discoteche al chiuso.

Super Green Pass: dove e quando

Obbligatorio fino al 30 aprile, solo in luoghi al chiuso: ristoranti, centri benessere, sale gioco, discoteche, cinema, teatri, sale concerto, piscine, palestre, congressi, convegni, ricevimenti per battesimi, comunioni, matrimoni, tranne per i turisti stranieri nei ristoranti al chiuso già dal 1 aprile, basterà quello base.

Addio al green pass rafforzato: quando

Dal 1° maggio, ma obbligatorio fino al 31 dicembre per visite nelle Rsa e negli ospedali.

Green Pass e lavoro

Obbligo del "base" fino al 30 aprile anche agli over 50 che non sarà più considerato assente ingiustificato sul lavoro e non dovrebbe scattare la sospensione dello stipendio, ma rimane la sanzione da 600 a 1.500 euro.

Vaccino obbligatorio? Regole

L'obbligo rimane per gli over 50 fino al 15 giugno, con sanzione di 100 euro per chi non lo fa, come per insegnanti e forze dell’ordine. Obbligo fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e per chi lavora in strutture ospedaliere e Rsa (solo per loro valida la sospensione dal lavoro se non vaccinati).

Quarantena e tampone

Nessuna quarantena a seguito di contatto con un caso positivo al Covid; isolamento in casa da solo per chi è positivo mentre regime di autosorveglianza per dieci giorni con mascherina Ffp2 per contatti con positivi. Il tampone si farà solo in presenza di sintomi.

Scuola e quarantena

Obbligo di mascherina fino al 30 aprile, eccetto eventuali proroghe e Dad solo per gli studenti contagiati dal virus. Per la scuola primaria e secondaria la didattica sarà in presenza con quattro casi di positività in classe per tutti indossando le mascherine Ffp2 (docenti e alunni) per dieci giorni dall'ultimo contatto con il soggetto positivo. Se compaiono dei sintomi anche dopo il quinto giorno va fatto un tampone anche "fai da te", ma l'esito negativo deve essere autocertificato.

Dal 1 maggio addio mascherina al chiuso

FFP2 u tutti i mezzi di trasporto pubblico: aerei, treni, autobus, tram, metropolitane; cinema, teatri, sale da concerto, stadi, palazzetti dello sport, discoteche tranne durante il ballo: Mascherina chirurgica o equivalente: scuola e posto di lavoro escluse le abitazioni private. Se la situazione epidemiologica non si aggraverà dal 1° maggio l’obbligo di mascherina al chiuso sarà abolito.

La fine dell'era del generale Figliuolo

Finisce lo stato di emergenza e con questo anche l'era del generale Figliuolo. Chiude il Cts (Comitato tecnico scientifico). La campagna vaccinale fino al 31 dicembre sarà affidata a un'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, istituita presso il Ministero della Difesa e coordinata dal Capo di stato maggiore della difesa. A decorrere dal 1° gennaio 2023 il Ministero della salute subentra nelle funzioni dell'Unità per l'emergenza COVID-19.

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