Anche Italia Nostra critica il nuovo viale Garibaldi

Anche la sezione vercellese di Italia Nostra entra nel merito del progetto di risistemazione di viale Garibaldi. E lo fa presentando le proprie perplessità con una lettera aperta indirizzata alle istituzioni comunali.

Come per tutti i progetti a carattere urbanistico la legislazione europea, nazionale e regionale prevede espliciti momenti di confronto con la cittadinanza, ai fini di un’attiva partecipazione dei cittadini alle decisioni che avranno influenza diretta sul futuro della città.
Da un veloce esame delle poche tavole di progetto presentate emergono alcune perplessità anche a carattere progettuale, quali: innanzitutto, la cospicua perdita di parcheggi lungo il viale che impone, al fine di non creare problemi alla mobilità, legata soprattutto al commercio, l’immediata reperibilità di aree contigue a sostituzione dei parcheggi soppressi lungo il viale; emerge l’inserimento di nuove specie arboree, che presuppongono un discreto aumento dei costi stessi di manutenzione, a fronte del fatto che tuttora in diverse zone della città la manutenzione del verde risulta molto “scarsa”; viale Garibaldi inoltre rappresenta una sorta di “memoria storica” per i cittadini vercellesi, abituati a ritrovarsi e stazionare sul viale, quasi una sorta di  “verde agorà-longitudinale”; la fisionomia stessa del viale e le specie presenti, rappresentano un “unicum” nel panorama paesaggistico urbano; rompere questi delicati equilibri, modificando morfologia e fisionomia del viale, potrebbero portare a situazioni sia di rapido degrado che di scarsa “accettazione” da parte della cittadinanza, abituata a ritrovarsi in un luogo che rappresenta una consolidata e gradita consuetudine; la risistemazione del viale dovrebbe ricomprendere oltre all’area della stazione, anche e soprattutto Parco Kennedy che permane in una situazione di semi-degrado, con un forte senso di abbandono.
Questa Sezione, auspica, pertanto, nell’immediato futuro, una stretta comunicazione/collaborazione con la cittadinanza, al fine di condividere e ottimizzare le scelte di codesta Amministrazione comunale, riguardanti il futuro della città. Un futuro che appartiene a tutti.