Solidarietà

Progetto Risos: Villata capofila della cooperazione con la Costa d'Avorio

Intervento per salvare dalla fame la popolazione di Guiglo

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Il sapere agricolo del Vercellese per portare la risicoltura moderna in Costa d'Avorio nel comune di Guiglo, con Villata Capofila. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte - Settore Relazioni Internazionali e Cooperazione, nell’ambito del Bando Piemonte e Africa Sub - sahariana-Anno 2022”.

Progetto presentato mercoledì 12 aprile in Seminario in una conferenza stampa coordinata da Maura Forte, con il sindaco di Villata Franco Bullano, Honorè Joseph Akum referente per la Costa d'Avorio, il presidente delle Acli di Vercelli Cesare Daneo e tutti gli altri Enti e diverse realtà partner presenti in collegamento

La rete di enti

Questa la "rete" che fa capo al Comune di Villata.

Partner Italiani: Enaip Piemonte ETS, Acli Vercelli, IIS Galileo Ferraris di Vercelli, Associazione Italivoire, Associazione d’irrigazione Ovest Sesia, Comune di Pezzana, Comune di Borgo Vercelli, ANCI Piemonte

Partner Costa d’Avorio: MUDESY (Mutuelle pour le développement économique et social de Yaoudé), Association Sains Copains de Blao, MUDEGO (Mutuelle pour le développement de Goya), COLLEGE PRIVE ESPOIR DU BLAO.

Solidarietà operante e formazione

Il sindaco di Villata ha spiegato le ragioni che hanno portato alla partecipazione del bando, sottolineando da una parte l'esperienza anche personale nella risicoltura, ma soprattutto l'aspetto educativo nel coinvolgere le scuole. Messa in risalto anche la disponibilità subito incontrata in altri Comuni della zona. Una cooperazione internazionale che nasce dal desiderio di contribuire allo sviluppo di una terra povera che del resto aveva già rapporti col nostro territorio.

La situazione a Guiglo

L'autorità locale in Costa d'Avorio è il Comune di Guiglo (nella parte occidentale del Paese nella regione di Cavally) dove verrà realizzato il progetto.un centro strategico di una rete commerciale che vede coinvolte le popolazioni locali nello scambio di riso, bestiame, manioca.

La popolazione locale è composta soprattutto da giovani ed è aumentata del 50% circa negli ultimi sette anni,
superando i 170.000 abitanti nel 2021. La situazione alimentare ed economica è critica anche perché si esce da un conflitto locale la malnutrizione affligge una larga parte della popolazione (in particolare, bambini al di sotto di 5 anni).

Dare da mangiare alla popolazione locale

Contrastare la malnutrizione è lo scopo primario del progetto, un obiettivo da raggiungere attraverso lo sviluppo dell’economia agricola del territorio applicando i principi dell’agro-ecologia.

Il primo step sarà definire la fattibilità e sostenibilità della trasformazione di 80 ettari di terreni agricoli incolti in risaie.
Allo stesso tempo si potenzieranno le competenze dei futuri agricoltori per sostenere l’aumento qualitativo e quantitativo della produzione risicola secondo i principi dell’agroecologia. In particolare sarà promossa l’inclusione economico-sociale delle fasce più giovani e vulnerabili attraverso la formazione di start up sul modello delle cooperative. Sempre sul fronte formativo avverrà una campagna di sensibilizzazione di giovani studenti delle scuole piemontesi e ivoriane sui temi della cooperazione tra popoli, sulla coltivazione sostenibile del riso, sulla diaspora ivoriana e sulla tipicità culturale gastronomica locale.

Tra i risultati attesi la formazione di 15 giovani sulle tecniche agricole e risicole, la realizzazione effettiva di un focus group, composto da almeno 5 partecipanti e l'avvio della start up cooperativa.

Il cronoprogramma delle azioni necessarie è partito nello scorso mese di marzo e si dovrebbe chiudere nel settembre del 2024

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