Addio Bruno: Arborio in lutto per il consigliere

L'uomo si è spento a soli 60 anni: era molto noto in paese.

Addio Bruno: Arborio in lutto per il consigliere
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Addio Bruno Zacchi: l'uomo si è spento a soli 60 anni, destando profondo cordoglio in paese.

Addio Bruno Zacchi

La comunità di Arborio ha dato l’addio a Bruno Zacchi. L’uomo è mancato nei giorni scorsi all’età di 60 anni, dopo aver lottato contro una lunga malattia. Non si può dire che in paese non fosse una persona conosciuta. «Bruno si dava parecchio da fare - ricorda il sindaco Annalisa Ferrarotti-. Quando avevamo qualche piccolo problema da sistemare a livello di meccanica, si rendeva sempre disponibile. Insomma era una persona che non si tirava certo indietro per il paese in cui viveva».

L'esperienza amministrativa

L’arboriese oltre a dare il suo contributo pratico per la comunità, era stato anche consigliere comunale. In occasione delle elezioni comunali del 2011 si era candidato nella lista guidata da Raffaele Vota per il Movimento Cinque Stelle. La sua esperienza in qualità di “grillino” però non era durata molto. Nei primi mesi del 2012, poco dopo gli esiti delle elezioni che confermarono Alessandro Montella sindaco di Arborio, Zacchi si dimise dal gruppo di opposizione rappresentato da Vota, per rimanere sempre tra i banchi del consiglio, ma in una formazione autonoma. Terminato il mandato di Montella, l’arboriese si mise di nuovo in gioco a livello amministrativo. Nel 2016, in occasione delle nuove elezioni comunali, decise di entrare a far parte della lista “Arborio prima di tutto” guidata da Arturo Fontanella.

Un legame con il paese

«Bruno era una persona affabile e sempre disponibile - sottolinea Fontanella -. In paese molti lo conoscevano proprio per la sua capacità di dare un aiuto quando ce n’era bisogno. La notizia della sua dipartita ci ha colpiti molto. Viene un po’a mancare una figura per il nostro paese». Il legame per Arborio passava anche dalle manifestazioni, non solo nella politica. Spesso si poteva trovare Zacchi seduto tra i tavoli delle sagre di paese a gustare i molteplici manicaretti proposti dai migliori cuochi locali. Insomma, era una persona che ha sempre amato vivere il suo territorio. E oltre alla attività amministrativa e la partecipazione agli eventi locali, amava anche suonare la tromba, tant’è che fece parte della Fanfara alpina valsesiana. L’altro giorno è stato celebrato il funerale dell’uomo.

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