ECCELLENZE: La Bella e il Gigante nell'Arca del gusto

Due prodotti del Vercellese nel gotha del gusto di Slow Food

ECCELLENZE: La Bella e il Gigante nell'Arca del gusto
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Due prodotti del Vercellese nel gotha del gusto di Slow Food

L'"Arca del Gusto" di Slow Food ha "a bordo" ci sono cinque prodotti vercellesi: il Fagiolo di Villata, la "fasola" e il Riso Maratelli che vi erano saliti tempo fa, e due new entry appena ammesse: il Riso Gigante Vercelli e la "Bella di Borgo d'Ale", una gustosissima varietà di pesca. 

Ecco i dettagli forniti da "Sloe Food"

Il Riso Gigante Vercelli, selezionato negli anni Quaranta, era tra i risi coltivati nel vercellese ma abbandonato negli anni Settanta a seguito dell’introduzione di altre varietà più produttive e di taglia inferiore. Oggi questa antica varietà di riso ha ottenuto l’iscrizione al registro storico delle varietà ed è stata rivalutata, sia per le caratteristiche organolettiche del granello, ma anche per la sua naturale ed unica resistenza alla principale patologia fungina del riso, il brusone, consentendone la coltivazione, senza l’uso di fungicidi. Il lavoro di ricerca e recupero del seme è stato possibile grazie alla società agricola Ideariso che si è occupata di tutta la parte relativa al recupero e alla riproduzione delle sementi ed è oggi impegnata nella conservazione delle stesse.
La Bella di Borgo d’Ale è invece un’antica varietà di pesca a polpa bianca coltivata nel territorio di Borgo d’Ale dal 1937, andata poi scomparendo del tutto negli anni Novanta. Sono stati Fabrizio Vidano, in rappresentanza di un gruppo di agricoltori della zona, assieme a Gabriele Varalda, segretario Regionale di Slow Food, a svolgere tutte le operazioni necessarie a riconoscere la bella tra i prodotti da recuperare.
Quest’anno sono stati circa 15 i produttori coinvolti nella prima fase di sperimentazione per il recupero del prodotto. Sono circa 500 le piante innestate e almeno altri dieci gli agricoltori interessati a mantenere viva la tradizione della Bella. La produzione è destinata a crescere non appena sarà possibile innestare nuove piante. Il progetto ha interessato anche il Co.Va. Or di Borgo d’Ale e la Cooperativa Ortofrutticola Borgofrutta. C’è chi ha già iniziato a studiare anche la possibilità di realizzare confetture e succhi con la Bella. “Per la Condotta Slow Food di Vercelli l’ingresso di questi due prodotti nell’Arca del Gusto è un risultato importante per contribuire allo sviluppo della sensibilità sul tema della biodiversità nel nostro territorio. In questi giorni a Torino si sta tenendo Terra Madre Salone del Gusto, ogni volta un’occasione davvero importante per scoprire quante varietà agricole e specie animali rischiano oggi di scomparire andando ad appiattire culture, tradizioni e mutando completamente intere parti del nostro pianeta. La Bella e il Gigante sembra quasi il titolo di una bella storia: speriamo nei prossimi mesi di poterla arricchire ancora con altri prodotti su cui è importante tenere alta l’attenzione.”

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