Stazione di Santhià: degrado senza fine, il sindaco distribuisce un volantino ai pendolari

Sottolinea tutti i contatti avuti con RFI e ricorda che la città è molto meglio dello scalo ferroviario.

Stazione di Santhià: degrado senza fine, il sindaco distribuisce un volantino ai pendolari
Pubblicato:

Un comunicato dell'amministrazione comunale di Santhià riaccende la polemica circa lo stato di degrado dell'area ferroviaria della città, una piaga che dura ormai da diversi anni e che pregiudica immagine della città e anche la sicurezza dei pendolari. Un "bubbone" per il quale il Comune non può nulla. Per questo il sindaco Angela Ariotti si è rivolta direttamente ai pendolari per segnalare che la sua amministrazione da tempo pressa RFI senza però avere rscontri concreti e che condivide l'indignazione per lo stato della stazione ferroviaria, ricordando quanto ha potuto fare il Comune per aiutarli e che Santhià non è affatto come la "copertina" della stazione mostra quotidianamente a migliaia di viaggiatori.

La solidarietà della sonsigliera regionale Paonessa

Solidarietà  è stata espressa a stretto giro dalla consigliera regionale del Pd Simona Paonessa che nella sua nota ricorda: «Negli scorsi mesi ho presentato all’Assessore un’interrogazione sul degrado delle stazioni vercellesi, come Santhià, Bianzè, Crescentino, Livorno Ferraris,
Saluggia e Trino Vercellese. In Commissione ho segnalato la grave difficoltà che gli amministratori locali hanno nel trovare un’interlocuzione costruttiva con RFI e il grave ritardo nella partenza dei lavori. Il restyling della stazione ferroviaria di Santhià, ha dichiarato RFI, avverrà nella seconda metà del 2025, con colpevole immobilismo vista la situazione in cui versa l’infrastruttura.
Da RFI serve più attenzione, maggiore manutenzione e programmazione nei lavori e un materiale rotabile rinnovato, non promesse ed incertezza. Attenderemo, insieme al sindaco Ariotti, agli amministratori del territorio e ai pendolari, categoria di cui faccio parte, che
RFI inizi i lavori calendarizzati per le stazioni vercellesi. Monitoreremo con attenzione questo avvenga perché le stazioni ferroviarie sono il primo biglietto da visita delle nostre città ed è inaccettabile versino in condizione di totale degrado».

La nota del Comune

Nonostante diverse lettere scritte ai vertici di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), all’Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte, ed in seguito ad incontri avvenuti sia a Torino che a Santhià, ma anche direttamente in loco, nulla è cambiato in merito alla manutenzione ordinaria, né tantomeno si è visto un inizio lavori rispetto ai progetti faraonici che erano stati prospettati da RFI ormai quattro anni fa, riguardanti il restyling della Stazione ferroviaria e delle aree limitrofe. Senza trascurare che la mancata manutenzione comporta necessariamente esporre i pendolari a rischi legati alla sicurezza (cadute dovute all’acqua presente nel sottopasso, inciampi per ingombri di cavi e varie).
Oltre alla situazione del complesso della Stazione, più volte è stato segnalato lo stato di degrado in cui verte il sovrappasso che collega la città con la frazione di Bosafarinera, l’incuria dimostrata durante i lavori di manutenzione della linea, durante i quali spesso vengono lasciati aperti cancelli che permettono l’accesso diretto alle rotaie, per non parlare dell’abbandono completo dei vecchi “palazzi dei ferrovieri” in via Redipuglia, dove la vegetazione sta prendendo il sopravvento, invadendo tra l’altro il sopracitato sovrappasso.

Lettere sono state scritte infine anche riguardo l’area adiacente la stazione, verso via Puccini, dove all’interno di capannoni in stato di abbandono erano attive apparecchiature molto rumorose che arrecavano disturbo agli abitanti della zona.

Stanca di vedere la propria Città rappresentata da una stazione ferroviaria - punto di snodo fondamentale per l’intero territorio - e la sua area circostante che versano in condizioni inaccettabili, il Sindaco di Santhià ha deciso di scendere in prima persona tra i cittadini, distribuendo una lettera aperta ai pendolari.
Con questo gesto simbolico ma concreto, il sindaco vuole dare voce al disagio dei cittadini, ribadendo che l’amministrazione comunale non è rimasta in silenzio, ma ha segnalato ripetutamente la situazione a RFI e alle
autorità competenti, chiedendo azioni immediate e risolutive.
«Santhià non è quello che si vede scendendo dal treno. È molto di più. È una comunità che lavora, che accoglie, che cresce. È giunto il momento in cui chi ha competenza e responsabilità sulla gestione della stazione e degli spazi limitrofi agisca concretamente», afferma il sindaco.

La lettera

"Vorrei condividere con Voi la mia rabbia e la mia frustrazione rispetto a questo luogo INDECOROSO che siete costretti a frequentare.
SPORCIZIA, INFILTRAZIONI E ACQUA STAGNANTE NEI SOTTOPASSAGGI, NEI BAGNI RUBINETTI ROTTI E ACQUA CHE SCORRE NOTTE E GIORNO.
Nonostante le promesse di progetti faraonici, la Stazione di Santhià NON POSSIEDE ASCENSORI e quindi NON E’ ACCESSIBILE A TUTTI.

Per anni una rete di cantiere simulava un ascensore guasto, in realtà mai esistito. Quando i giornali locali ne hanno parlato, la rete è sparita e il buco è stato murato.
La Piazza antistante la Stazione, pur essendo di proprietà RFI era, fino a 5/6 anni fa piena di buche e priva di un'area di sicurezza per chi si trovava ad uscire dalla Stazione, immettendosi direttamente nel traffico.

Come Comune abbiamo provveduto ad asfaltare e a creare un’isola di sicurezza per chi rimane in attesa di essere prelevato da taxi piuttosto che da auto private. Abbiamo voluto sostituire piante ammalorate e pericolose con nuove, creando un minimo di decoro e di abbellimento.
Ed è solo grazie ad accordi dell’amministrazione comunale con privati che sono fruibili le 2 grandi aree adibite a parcheggio in via Puccini.
Riporto dati RFI (2019) sull’utenza di passeggeri annui: 1.873.791 ovvero 5.000 passeggero al giorno su un’offerta di 98 treni al giorno.

Voglio anche condividere con Voi la frustrazione nell’aver scritto più e più volte alle varie branche di RFI, agli Enti Regionali, ai giornali locali e nazionali, ma il risultato sta sotto i vostri occhi.

Infine vorrei rassicurarVi: Santhià non è così! Santhià è una cittadina dove si vive tranquilli, dove i servizi dedicati all’istruzione, allo sport, alla cultura, al divertimento sono oltremodo presenti, dove non si lascia indietro chi è in difficoltà, dove le aree verdi sono vere zone rigeneranti, dove le tradizioni sfociano in un antichissimo Carnevale storico.
L’offerta commerciale è presente in tutti i suoi generi.
La posizione strategica sia ferroviaria che stradale e autostradale pone Santhià in condizione di raggiungere entro una/due ore i centri più grandi del Nord Italia, il mare della Liguria e la montagna della Valle d’Aosta.
Quanto Vi ho scritto vuole essere un atto di condivisione. Sicuramente non mi fermerò e proseguirò questa battaglia, ma volevo ne foste consapevoli e informati".