In Toscana

Gatto morde la padrona e poi muore, positivo al rarissimo Lyssavirus: che cos'è

A titolo precauzionale, le persone che sono state a contatto con l’animale sono state sottoposte a profilassi.

Gatto morde la padrona e poi muore, positivo al rarissimo Lyssavirus: che cos'è
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A porre attenzione sulla vicenda è il Ministero della Salute: che ha deciso di costituire un gruppo tecnico scientifico in seguito alla morte di un gatto che - dopo aver morso la proprietaria - è deceduto. Il felino è risultato positivo a un virus rarissimo, riscontrato solo una volta al mondo nei pipistrelli, il Lyssavirus.

Gatto positivo al rarissimo Lyssavirus

Da Prima Firenze

Succede in Toscana, ad Arezzo, e prima di questo caso il virus era stato rinvenuto solo una volta in un pipistrello del Caucaso nel 2002. Il virus – rende noto la regione Toscana – è stato isolato su un campione del gatto dal Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

Dal ministero della Salute viene reso noto che, sulla base di casi simili in altri Paesi per virus analoghi, la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale a un’altra specie rappresenterebbe un evento limitato. Perciò, in base ai dati di cui si dispone attualmente, non si teme al momento il rischio epidemico in quanto non ci sarebbero evidenze di trasmissione da animale a uomo.

Sotto profilassi 4 persone

Le procedure di sicurezza sono state messe in atto: le 4 persone entrate in contatto con il gatto sono state sottoposte a profilassi e verranno monitorate. E' stato stabilito inoltre un contatto diretto con il Ministero per fornire aggiornamenti costanti sulla situazione.

Dalla Rabbia classica, generalmente trasmessa dai carnivori domestici e selvatici, l’Italia risulta ufficialmente indenne dal 2013, dopo gli ultimi casi registrati nella volpe rossa del 2008 e 2011. Attualmente, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo.
A titolo precauzionale, le persone che sono state a contatto con il gatto risultato positivo all’infezione sono state sottoposte a profilassi post-esposizione.

“Siamo in costante contatto con il Ministero per monitorare la situazione, che è sotto controllo – è quanto ha spiegato l’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi – Questa è la dimostrazione che il nostro sistema funziona bene, perché abbiamo individuato il caso immediatamente e messo subito in atto tutte le misure necessarie”.

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