meglio smettere!

Sigarette e Coronavirus, chi fuma è più a rischio

Il problema è l’atto stesso: l’Istituto Superiore di Sanità dà informazioni ad hoc per chi ha questo vizio

Sigarette e Coronavirus, chi fuma è più a rischio
Pubblicato:
Aggiornato:

Sigarette e Coronavirus: chi fuma è più a rischio. Secondo quanto affermato dall’Istituto Superiore di Sanità i fumatori potrebbero essere più vulnerabili a contrarre l’infezione rispetto ai non fumatori. Questa maggiore vulnerabilità deriverebbe dall’atto stesso del fumo. Le dita, ed eventualmente le sigarette contaminate, arrivano a contatto con le labbra. Questo aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, a causa del fumo possono anche avere una malattia polmonare sottostante. O una ridotta capacità polmonare e questo aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite.

Sigarette e Coronavirus, che dice l’ISS

Per mettere in guardia i fumatori, l’Istituto Superiore di Sanità ha realizzato una serie di indicazioni ad hoc con informazioni sui rischi che corrono di sviluppare forme gravi di Covid-19. Secondo studi recenti condotti in Cina vi sarebbe un aumento significativo del rischio (di almeno 3 volte) di sviluppare polmonite severa da Covid-19 in pazienti con storia di uso di tabacco rispetto a non fumatori. L’ISS parte da un presupposto: fumare nuoce gravemente la salute. Ma nuoce di più nei tempi del Covid-19. Il consiglio è quello di sfruttare il maggior tempo libero e la necessità di cambiamento delle abitudini giornaliere per abbandonare il consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina. E’ possibile chiamare il numero verde ISS contro il fumo 800 554088 per informazioni e sostegno nel cambiamento.

I dati sul fumo

In Italia i fumatori sono 11,6 milioni, il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni. Gli uomini che fumano sono oltre 7 milioni e le donne 4,5 milioni. Tra gli studenti di età compresa tra 14 e 17 anni fumano abitualmente 11,1% e occasionalmente il 13,4%. I tentativi di smettere di fumare sono negli ultimi anni in diminuzione ma la ricerca scientifica ha confermato che quando si smette di fumare si ottengono molti benefici sia a breve che a lungo termine. Dopo poche settimane migliorano gli scambi gassosi respiratori della circolazione, migliorano la tosse e i problemi respiratori.

Seguici sui nostri canali