Il futuro da pre(te)ndere

Quale futuro per i giovani dimenticati dal Recovery Plan

L'attivista Carola Gritella ha interrogato gli europarlamentari sul futuro dei giovani, i grandi esclusi del piano italiano per l'utilizzo dei fondi del Next Generation EU

Quale futuro per i giovani dimenticati dal Recovery Plan
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I giovani sembrano essere i grandi esclusi dal Recovery Plan italiano. nonostante l'Unione Europea abbia più volte affermato come saranno proprio loro i destinatari delle scelte che verranno portate avanti con Next Generation EU. Ne ha parlato Carola Gritella, studentessa della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, attivista community together.eu e co-fondatrice di One Hour Europe, durante l'incontro organizzato da Netweek con il Parlamento Europeo "Il futuro da pre(te)ndere per i giovani".

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I grandi esclusi del Recovery Plan

Pochi fondi previsti e nessun segno di pianificazione a lungo termine per quanto riguarda il contrasto alla disoccupazione giovanile. Sono questi due dei punti principali che i giovani contestano al Recovery Plan italiano.

"La nostra azione si basa sul desiderio di essere protagonisti del nostro futuro. Crediamo che quella che l'Europa ci sta dando in questo momento sia un occasione che non possiamo perdere. Questa è la partita in cui si decide il nostro futuro per questo chiediamo più incentivi per i giovani, soprattutto per quanto riguarda il Recovery Plan. Noi crediamo nel sistema Europa e vogliamo cercare di creare dei partenariati per farlo integrare al meglio con il paese Italia, soprattutto in tema di politiche giovanili".

Le risposte degli europarlamentari

A Carola hanno risposto gli gli europarlamentari Brando Benifei (PD) Tiziana Beghin (M5S) e Pietro Fiocchi (FdI). I quali hanno sottolineato come le nuove generazioni debbano essere protagoniste dei progetti che verranno costruiti grazie al Next Generation EU.

"I giovani devono combattere per il loro spazio nella società. Sono una minoranza numerica e hanno bisogno di contare di più nel dibattito politico. Non credo che il nostro paese abbia bisogno di una guerra tra generazioni, ma ritengo che i giovani debbano farsi sentire, e che per noi rappresentanti politici sia importante farci trovare presenti per ascoltare le loro istanze." ha affermato l'On. Benifei.

A cui è seguito l'intervento dell'On. Beghin che ha affermato:

"Sicuramente manca una rappresentanza politica dei giovani, la nostra è una classe politica non così aperta. Questo Recovery Plan però ci offre l'opportunità di garantire un futuro migliore ai giovani di oggi che saranno gli adulti di domani. Lo faremo anche finanziando il tournover nella pubblica amministrazione, che punta a favorire l'assunzione di nuovi giovani".

A chiudere l'incontro è stato l'On. Fiocchi:

"Voglio chiudere questo incontro dando un consiglio ai nostri giovani. Datevi da fare, questo è il momento per voi di impegnarvi, nello studio, nel vostro percorso di formazione. Cercate di fare più esperienza possibile, e di cogliere tutte le opportunità che questa Europa vi offre. Il sistema italiano ad oggi ha fallito, nel riuscire a rispondere alla domanda del mercato del lavoro locale, sta a voi fare il possibile perchè le cose possano cambiare".

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