questione ancora aperta

Il dentista del braccio in silicone è tornato a lavorare, ma rischia comunque sanzioni disciplinari

Il presidente dell'Ordine dei Medici di Biella, Franco Ferrero, è chiaro: "Ciò non toglie che il caso venga esaminato dal consiglio per eventuali sanzioni disciplinari".

Il dentista del braccio in silicone è tornato a lavorare, ma rischia comunque  sanzioni disciplinari
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Era diventato un personaggio "internazionale". Il suo tentativo di sfangare il vaccino con un braccio in silicone lo aveva portato alla ribalta non solo italiana, con tanto di (criticata) ospitata in tv da Giletti, ma anche all'estero, con la notizia inserita tra le cinque più bizzarre dell'annoGuido Russo alla fine si è vaccinato e ora può riaprire lo studio, ma rischia comunque. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Biella, Franco Ferrero, è chiaro: "Ciò non toglie che il caso venga esaminato dal consiglio per eventuali sanzioni disciplinari".

Il dentista del braccio in silicone è tornato a lavorare

Cancellata la sospensione, dal momento che si è vaccinato, l'odontoiatra biellese Guido Russo  ha potuto riaprire il suo studio. Il suo tentativo di ricevere la dose, facendosi iniettare il vaccino nel braccio di silicone che aveva indosso, è diventato un caso nazionale e ha portato il dentista anche in televisione, da Massimo Giletti a Non è l'Arena.

La questione però non si chiude qui. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Biella, Franco Ferrero, è chiaro:

"Ciò non toglie che il caso, oltre che in sede giudiziaria, venga esaminato dal consiglio, che si pronuncerà per eventuali sanzioni disciplinari".

La posizione dell'Ordine in una lettera

Netta era stata la presa di posizione dell'Ordine di Biella verso il professionista. La categoria vi si diceva "sdegnata" dal comportamento del collega e pronta ad agire "con tutti i possibili mezzi per perseguirlo disciplinarmente".

Riportiamo qui la lettera, diramata alla stampa all'epoca dei fatti:

Quando abbiamo appreso che un cittadino si era recato presso un centro vaccinale con un arto in silicone abbiamo pensato a un ennesimo delirante espediente per ottenere il green pass.
Quando abbiamo appreso che si trattava di un odontoiatra iscritto al Nostro Ordine Provinciale abbiamo provato uno sdegno profondo.
La categoria dei medici e dei dentisti ha dato tanto in questi 2 anni di pandemia occupandosi della domanda di salute dei cittadini con abnegazione e spirito di servizio, mettendo a serio pericolo anche la propria esistenza.
Il nostro Codice di Deontologia Medica e il Nostro Giuramento ci impongono di evitare anche al di fuori dell’esercizio della professione ogni atto che leda il decoro e la dignità della professione.
Questo atto ha offeso gli operatori del centro vaccinale che lavorano senza pause per consentire alla popolazione di accedere al vaccino, ha offeso tutta la categoria che non si è risparmiata durante questa pandemia, ha offeso i colleghi pensionati che con puro spirito di servizio si sono messi a disposizione per aiutare la campagna vaccinale rindossando il camice bianco, ha offeso i pazienti e la società civile.
Il decreto che impone la vaccinazione dei sanitari risponde all’esigenza essenziale di protezione della salute collettiva e il rifiuto della vaccinazione procura un innegabile danno ai pazienti .
Reputiamo oltraggioso e inaccettabile questo gesto di beffa nei confronti dei vaccinatori, e in qualità di Organi Sussidiari dello Stato è nostro preciso dovere, invece, sottolineare quanto tutto questo sia estremamente offensivo e irrispettoso nei confronti dei sanitari tutti, costantemente impegnati nella lotta contro il Covid, dei cittadini e soprattutto, di tutte le vittime del COVID-19.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Biella esprime una profonda indignazione verso questo esecrabile gesto e agirà con tutti i possibili mezzi per perseguirlo disciplinarmente".

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Biella

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