Come prima del Covid

Assalto alle città d'arte: 125mila presenze a Venezia a Pasqua, controesodo da bollino rosso

In Laguna parcheggi esauriti. Traffico in tilt. Hotel sold-out anche nelle altre città Venete. Ma i problemi potrebbero registrarsi nei rientri verso casa...

Assalto alle città d'arte: 125mila presenze a Venezia a Pasqua, controesodo da bollino rosso
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Numeri così impressionanti non si vedevano da due anni. Venezia e Verona letteralmente prese d'assalto, alberghi pieni, mezzi pubblici in tilt, traffico paralizzato... Insomma tutto sembra tornato ai livelli pre-Covid.

Assalto alle città d'arte: 125mila presenze a Venezia a Pasqua

Le scene di questi giorni riportano alla mente quella normalità che ormai, dopo due anni di Covid, era quasi svanita nel nulla. Il fine settimana di Pasqua in Veneto è senza alcun dubbio all'insegna di un vero e proprio assalto. Alle città d'arte, prima di tutto, ma anche agli alberghi, ai ristoranti, un po' in tutta la regione. Venezia e Verona in testa, comunque, con un boom di presenza che fa sicuramente piacere agli esercenti. Ma non senza qualche disagio... Il traffico, in primis, letteralmente in tilt. E poi i posti auto esauriti, e le lunghe code per accedere alle strutture. E anche i prezzi che sono "esplosi": per una notte in un tre stelle si può pagare anche 200 euro.

Turisti italiani e stranieri, complice anche un meteo favorevole, hanno scelto il Veneto per questo fine settimana di festa. Ma la situazione non sempre è sotto controllo. Il boom di visitatori, ha un po' colto di sorpresa anche le Forze dell'ordine che si sono trovate a dover gestire flussi di persone che non si "vedevano" da due anni a questa parte. Il Comandante della Polizia locale di Venezia ha definito "delirante" la situazione. 125mila le presenze a Venezia nella sola giornata di Pasqua.

Numeri da record anche a Verona

Numeri impressionanti: 80mila persone hanno dormito a Venezia, 40mila sono invece i pendolari. A soffrire, ovviamente, è anche il trasporto pubblico, in forte difficoltà. Actv non riesce a rispondere a tutte le esigenze e serve anche un'ora di attesa prima di salire su un barchino. Tutto, insomma, quasi come il periodo pre-Covid. Con una differenza: Comune e azienda hanno confermato di voler mantenere i taglia alle corse imposti nel post pandemia.

Stesso scenario anche a Verona con i posti negli alberghi esauriti. Con un boom di prezzi per gli alberghi: per una notte in un tre stelle si spende mediamente tra i 150 e i 200 euro. Anche Verona quindi è tornata a scenari pre pandemici, sia per quanto riguarda i soggiorni brevi che per quelli di almeno 48 ore. Tutto esaurito, insomma, con una presenza massiccia di turisti provenienti dalla Germania. Ma non solo. A scegliere Verona sono tantissimi italiani, soprattutto famiglie.

Numeri "eccezionali" quelli che sta registrando la regione, ma che di eccezionale, in fin dei conti non hanno nulla. Sì, perché questa è proprio quella normalità spazzata via dalla pandemia. Quella tanto amata quotidianità (anche fatta di criticità, disagi e contrasti) che ha sempre caratterizzato le nostre vite. Quelle vite che per un paio d'anni si sono dovute dimenticare di piazza piene, parcheggi esauriti, lunghe code, traffico da bollino rosso... Ma che oggi, per fortuna, torna a ricordarci che l'esistenza è questa. E non quella che ci stiamo lasciando alle spalle.

Controesodo da bollino rosso

Sono circa 14 milioni gli italiani in viaggio in questo fine settimana di festa. Anche perché in molti approfitteranno per la vicinanza del 25 aprile per allungare le vacanze. Circa il 90 per cento resta in Italia, il 10 per cento invece ha scelto l'estero. Spesso una capitale europea. Nei ponti di Pasqua e 25 aprile dieci milioni di italiani si limitano a gite di una giornata o si recano verso case di famiglia. Oltre cinque milioni invece optano per strutture ricettive per almeno una notte. Questo vuol dire, ovviamente, disagi lungo le principali arterie con una previsione di traffico nel controesodo da bollino rosso.

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